Acqua in bottiglia, perché dovresti smettere di berla da subito

Acqua in bottiglia, perché smettere di berla da subito? Tutti i possibili danni e le valide, eventuali alternative. 

Sebbene l'acqua sia una risorsa essenziale per la vita umana, il modo in cui la consumiamo può avere implicazioni significative per la salute, l'ambiente e l'economia. Negli ultimi decenni, il consumo di acqua in bottiglia è aumentato esponenzialmente, spesso giustificato dalla percezione che sia più sicura o più pura rispetto all'acqua del rubinetto. Tuttavia, una riflessione più approfondita mostra che, in molte circostanze, l'acqua in bottiglia potrebbe risultare più dannosa rispetto a quella corrente, a patto che quest'ultima sia trattata e monitorata adeguatamente. Di seguito, esaminiamo i motivi per cui è importante riconsiderare la scelta di bere acqua in bottiglia.

Acqua in bottiglia, perché bisognerebbe smettere di berla: tutti gli svantaggi

Il primo e più evidente svantaggio dell'acqua in bottiglia è il suo impatto ambientale. La produzione e la distribuzione delle bottiglie di plastica richiedono enormi quantità di risorse naturali. Si stima che per produrre una singola bottiglia da un litro siano necessari circa tre litri d'acqua, a causa dei processi di estrazione e produzione. Inoltre, la plastica utilizzata per la maggior parte delle bottiglie è realizzata con petrolio, una risorsa non rinnovabile.

Il trasporto delle bottiglie contribuisce ulteriormente alle emissioni di gas serra. Mentre l'acqua del rubinetto arriva direttamente nelle nostre case attraverso una rete infrastrutturale, l'acqua in bottiglia deve essere confezionata, spedita e distribuita, spesso attraversando lunghe distanze. Questo ciclo genera un'impronta di carbonio significativa, che si accumula ogni volta che scegliamo di acquistare acqua confezionata invece di attingere dalla rete idrica locale.

acqua rubinetto
Acqua dal rubinetto

Il problema della plastica

Le bottiglie di plastica sono spesso realizzate in PET (polietilene tereftalato), un materiale che, sebbene sicuro per un uso singolo, può rilasciare microplastiche e sostanze chimiche dannose se sottoposte a determinate condizioni, come l'esposizione al calore o il riutilizzo. Le microplastiche, frammenti minuscoli invisibili all'occhio nudo, sono stati trovati non solo negli oceani e nei pesci, ma anche nelle stesse bottiglie d'acqua. Alcuni studi hanno rivelato che fino al 90% delle marche d'acqua in bottiglia testate contiene tracce di microplastiche. Queste particelle, se ingerite a lungo termine, potrebbero avere implicazioni per la salute, anche se la ricerca scientifica è ancora in corso per comprendere appieno i loro effetti.

Risparmio economico e valide alternative

Un altro aspetto da considerare riguarda la qualità dell'acqua in bottiglia rispetto a quella del rubinetto. In molti Paesi, l'acqua del rubinetto è sottoposta a controlli di qualità rigorosi e frequenti, spesso più severi di quelli previsti per l'acqua imbottigliata. Per questo motivo, se l'acqua del rubinetto è adeguatamente depurata e trattata, può essere una scelta altrettanto sicura, se non più sicura, rispetto all'acqua confezionata. Inoltre, l'acqua potabile corrente contiene spesso minerali essenziali come il calcio e il magnesio, il cui apporto può contribuire al benessere generale.

L'acqua del rubinetto è decisamente più economica rispetto a quella in bottiglia. Mentre il costo dell'acqua in bottiglia può essere fino a centinaia di volte superiore al prezzo dell'acqua di rete, la qualità di quest'ultima, se ben monitorata, non giustifica la differenza di prezzo. Per le famiglie e le comunità, la scelta di bere acqua del rubinetto può tradursi in un risparmio considerevole, liberando risorse economiche per altri bisogni essenziali.

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