
Il nome di "Bergolo" deriva dal tardo latino "Bergolum": luogo dell'erica,
brughiera. Le prime notizie certe di Bergolo risalgono al 1091, quando il paese
entra a far parte delle terre di Bonifacio del Vasto. Nel '500 diventa dominio
dei Savoia e di questi segue le sorti fino alla fine della monarchia. Ultimo
tenutario di Bergolo fu il Conte Calvi, detto appunto di Bergolo.
Geograficamente, il borgo Bergolo è compreso nel comprensorio delle Langhe, a
cui si collegano i nomi illustri di Pavese e Fenoglio, i tartufi e i grandi vini
d'Alba. Di tale comprensorio però, Bergolo prospetta l'aspetto più arcadico e
naturalistico, in virtù della sua posizione che lo colloca ai confini tra
Piemonte e Liguria, sul crinale compreso tra le valli Bormida e Uzzone.
Attualmente Bergolo, che fa parte dei comuni selezionati dall’associazione
“Borghi autentici d’Italia” è uni dei paesi dell'Alta Langa turisticamente più
frequentati grazie alle sue manifestazioni che hanno raggiunto una risonanza
internazionale. Trattasi del "Cantè Magg: feste calendariali, canti e balli
internazionali della primavera" che si svolge ogni anno l'ultimo sabato di
maggio e del "Raduno-festival internazionale Artisti di Strada" che si tiene
sempre il secondo sabato e domenica di settembre. Mentre il Concorso d'arte
"Bergolo: paese di pietra" che ogni anno, su iniziativa di Comune e Pro –Loco,
porta a Bergolo nuove opere di arte contemporanea da collocare sugli austeri
muri delle case di pietra. Attualmente, 15 anni dalla nascita del concorso, le
opere visibili, tra mosaici, dipinti, affreschi e sculture sono oltre una
trentina e danno vita ad una pregevole galleria d'arte all'aperto.
La qualifica di "paese di pietra" è derivata però a Bergolo, dal generale
recupero della tipica pietra arenaria a vista delle sue costruzioni. Tale
recupero ha caratterizzato molto il paese, ma anche le varie borgate, quali la
Bergamaschi e le "Case Vola". Interessanti e stimolanti suggestioni si possono
ricavare quindi un po' ovunque a Bergolo, procedendo a piedi, in bicicletta o a
cavallo per antichi sentieri.
Di Bergolo poi, non si possono tralasciare due testimonianze storico-artistiche
di particolare rilievo: la cappella romanica di San Sebastiano (secolo XII) e la
Chiesa parrocchiale (secolo XVII), ambedue restaurate di recente.